Comunicato congiunto Arci Lombardia e Arci Milano
L’Arci esprime forte preoccupazione per le modalità con cui è stato effettuato martedì scorso il blitz presso la Stazione Centrale. L’unico risultato concreto di quella azione è stato quello di aver rintracciato quattro permessi di soggiorno che i migranti non sapevano di avere. È evidente che quella operazione è stata effettuata più per costruire “comunicazione” che non per tutelare la sicurezza dei cittadini milanesi. Il controllo del territorio e la sicurezza, e l’Arci con la diffusione dei suoi circoli lo sa bene, si ottengono con un lavoro capillare e discreto, non con azioni di forza lesive dei diritti e della dignità umana. L’Arci, come tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione del 20 maggio, si batte perché le nostre istituzioni garantiscano una accoglienza dignitosa, diritti umani e tutele legali, sicurezza e dignità di tutti gli esseri umani. Azioni di inutile forza muscolare come quella di martedì o come il decreto Minniti-Orlando trasformano questioni drammatiche in problemi di ordine pubblico, inaspriscono i conflitti e rendo sempre più difficile far prevalere il buon senso e la tranquillità che mai come in questo momento, come ci dicono anche le assurde polemiche sulle Ong, sono necessari. [Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia - Nicola Licci, presidente Arci Milano]
