dal 18 febbraio/ Circolo Ambiente Ilaria Alpi e Arci Como/ 4 colpi alla ‘ndrangheta

Si terrà online, tra febbraio e marzo, la rassegna antimafia 4 colpi alla ‘ndrangheta, organizzata dal Circolo Ambiente Ilaria Alpi e da Arci Como, con il patrocinio di 6 Comuni: Alzate Brianza, Cabiate, Carugo, Inverigo, Lurago d’Erba e Mariano Comense.
Come ci ha ricordato la responsabile della DDA di Milano, dott.ssa Alessandra Dolci, nel corso del videoincontro tenutosi lo scorso 3 novembre, la presenza della criminalità organizzata si è rafforzata anche in questi momenti di pandemia e di conseguente crisi economica. A cominciare dai settori specifici come ad esempio nella fornitura di presidi sanitari (mascherine ed altri materiali ed attrezzature) o nei servizi di pompe funebri. La medesima “crescita mafiosa” è andata a colpire alcuni settori in forte difficoltà economica, come ad es. l’acquisizione di attività di ristorazione, i prestiti usurai, ecc…
In pratica si può dire che le mafie si sono ormai infiltrate in ogni settore dell’economia legale ed illegale, dai pubblici esercizi (bar, ristoranti, videolottery, ecc.) fino al settore degli appalti e subappalti pubblici, come ad esempio nelle forniture o nel movimento terra.
La presenza delle mafie – e in particolare della ‘ndrangheta – è molto diffusa in provincia di Como e nella Brianza comasca. Parlare di mafie e di ‘ndrangheta nel nostro territorio è, purtroppo, un dato di fatto. Si ricordi che quella di Como è indicata come la seconda provincia nel Nord Italia (dopo quella di Torino) per densità mafiosa, in cui si contano addirittura 7 “locali” della ‘ndrangheta “operative sul territorio”, ovvero quelle «di Erba, Canzo-Asso, Mariano Comense, Appiano Gentile, Fino Mornasco, Cermenate e Senna Comasco».
Di recente la cronaca giudiziaria ha portato alla luce diverse inchieste di mafia riguardanti il nostro territorio. Dopo le note vicende relative alla movida di Cantù (che hanno portato alla condanna in primo grado di alcuni esponenti della ‘ndrangheta locale), si annovera un’altra inchiesta sul controllo mafioso delle discoteche, che ha interessato ancora il territorio Canturino. Quindi l’indagine sui traffici illeciti di rifiuti a Como, che a inizio mese ha portato il Tribunale a comminare condanne, in primo grado, fino a 4 anni ai gestori degli impianti – legati a loro volta ad esponenti locali della ‘ndrangheta – «responsabili di aver smaltito illegalmente 14mila tonnellate di rifiuti in impianti di trattamento rifiuti di Como».
La rassegna 4 colpi alla ‘ndrangheta ha pertanto lo scopo di approfondire la conoscenza del fenomeno mafioso – anche in questo periodo di pandemia – partendo dal livello nazionale fino a concentrarsi sulla Lombardia e sul territorio della Brianza comasca. Nello specifico si terranno quattro videoconferenze, in cui il dibattito convergerà su come agiscono le mafie nei territori: ambiente, economia e società.
Si parte giovedì 18 febbraio alle 21 con l’incontro La presenza della ’ndrangheta in Calabria e in Lombardia, in cui si parlerà sia della ’ndrangheta nella terra di origine, la Calabria appunto, che della penetrazione mafiosa nel sistema imprenditoriale e politico lombardo. Interverranno Antonio Talia, giornalista e autore del libro Statale 106 – Viaggio sulle strade della ‘ndrangheta e Gianni Barbacetto, scrittore e giornalista per il Il Fatto Quotidiano. Potete partecipare all’incontro tramite la piattaforma Zoom cliccando qui.
Il secondo appuntamento è fissato per giovedì 25 febbraio alle 17,30 e tratterà il tema delle ecomafie, ovvero I traffici illeciti di rifiuti in Lombardia, in cui si discuterà di illegalità criminale nel traffico dei rifiuti, tra roghi e depositi abusivi, che hanno interessato la Lombardia e anche la provincia di Como. Le relatrici saranno Silvia Bonardi, magistrata della DDA di Milano, e Monica Forte, presidente della Commissione regionale Antimafia.
La rassegna proseguirà poi giovedì 4 marzo alle 21 con Le mafie nel piatto: agromafie, caporalato e cibo tossico, che proporrà il tema mafie-agricoltura-cibo, trattando la questione del caporalato e dell’illegalità mafiosa nella produzione alimentare. Interverranno Marco Omizzolo, sociologo e studioso dei fenomeni del caporalato mafioso, e un ispettore Nas dei Carabinieri di Milano.
Il quarto ed ultimo momento della rassegna sarà giovedì 11 marzo alle 17,30 sul tema Le donne che fanno tremare la ‘ndrangheta, in cui si discuterà del ruolo femminile nella mafia calabrese, tra testimoni di giustizia e omicidi efferati a carico delle donne di famiglie ‘ndranghetiste. Le relatrici saranno Dina Lauricella, giornalista Rai e autrice del libro Il codice del disonore e Alessandra Cerretti, magistrata della DDA di Milano.
Gli incontri del 25 febbraio e del 4 marzo sono inseriti anche nell’ambito del progetto Como futuribile, che vede come capofila l’Arci di Como, a cui hanno aderito altri sodalizi, tra cui il Circolo Ambiente Ilaria Alpi. Il progetto Como futuribile, di Arci Como, Auser Como, Legambiente Como e L’isola che c’è si svolge con il contributo di cui agli artt. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 finanziato con le risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e di Regione Lombardia.
I link di accesso a Zoom per partecipare saranno pubblicati sulle pagine web: www.arcicomo.it www.circoloambiente.org www.ecoinformazioni.com
Gli incontri saranno trasmessi in diretta sulle pagine facebook di Arci Como, Circolo Ambiente Ilaria Alpi e Ecoinformazioni.
[Circolo ambiente Ilaria Alpi, Arci Como]