Ucraina/ Arci: la guerra già uccide
Sono già migliaia i morti determinati dalla contrapposizione tra l’impero di Putin e la Nato sulla pelle del popolo ucraino. Gli eserciti che si fronteggiano costano alla vita delle persone un prezzo enorme anche se non si arriverà alla guerra guerreggiata. Con il denaro sperperato nella guerra preparata si sarebbero potuti salvare milioni di persone dalla fame, vaccinare chi ancora, per il predominio dell’economia sulla vita, è condannato a morire di covid, offrire a tante e tanti occasione di serenità e di gioia.
Invece siamo costretti da sistemi politici (quelli dei paesi della Nato e quello russo) entrambi impegnati contro il volere dei loro stessi popoli ad attendere che allo sterminio in “pace” segua un’ancora maggiore sterminio nella guerra annunciata.
In questi giorni si avverte pienamente quanto siamo distanti anche nel nostro paese dalla democrazia al punto di pensare di inviare a dare sostegno alla guerra, che nessuna persona sensata può volere, nostri militari mandati al macello come è terribile consuetudine delle guerre.
L’Arci, come la Costituzione Italiana, non ha in nessun caso l’opzione violenta come ammissibile, l’Arci “Ripudia la guerra”, non si riconosce in governi e alleanze che perseguono il dominio contrapposto sul mondo. L’Arci è per la Pace. Sempre. [Gianpaolo Rosso, presidente Arci Como]